Bilanci e buoni propositi
Data pubblicazione: 23 dicembre 2022
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Mancano pochissimi giorni al termine di questo 2022. Tipicamente questo periodo dell’anno è pieno di consuntivi e buoni auspici. E’ un processo che definirei automatico. Termina una fase, e siamo immediatamente pronti a tirare la riga e a prepararci per qualcosa di nuovo. Onestamente credo che per almeno il 90% delle persone gli obiettivi per il nuovo anno riguardino la propria persona(migliorare la propria forma fisica, trovare un nuovo lavoro..). Tuttavia, nell’ultima newsletter di quest’anno, voglio fare insieme a voi questo esercizio applicato al mondo degli investimenti.
Che tipo di bilancio possiamo fare del 2022 in termini finanziari?
La risposta immediata, “ di pancia” direi sia scontata: pessimo. Crisi energetica, guerra in Ucraina, mercati azionari in forte calo, titoli di stato che hanno registrato perdite relativamente più ampie di molti indici azionari, livelli di inflazione che non si vedevano da decenni. Insomma, verrebbe da dire “chi più ne ha più ne metta”. Ma è davvero cosi? O meglio, pongo la domanda con un’altra accezione: per un risparmiatore ed investitore che ha pianificato correttamente una strategia, è davvero un bilancio pessimo? A questa seconda domanda io rispondo: NO.
Badate bene: non ho idea di cosa succeda in futuro. Nessuno ce l’ha. A dicembre 2021 , gli analisti di Wall Street prevedevano una crescita per lo S&P 500 di circa l’8% per il 2022, con chiusura di fine anno a 4900 punti*. Direi che tale notizia non ha bisogno di commenti(la previsione era fatta dagli analisti di Wall Street, non al Bar Sport!). Fare previsioni non ha alcun tipo di logica.
Un investitore con una strategia pianificata, dovrebbe vedere il 2022 con accezione “positiva”. Lo so, è una provocazione. Gestire operativamente ed emotivamente i cali dei propri portafogli non è semplice, tutt’altro. Sono i nostri soldi, non è mai bello affrontare “un segno meno”. Ma quest’anno all’apparenza orrendo ha in realtà diversi aspetti positivi: ha riportato i rendimenti nel mondo delle obbligazioni, ha sgonfiato numerose “bolle”(qualche cryptovaluta , per non fare nomi), ha reso molte valutazioni azionarie più “sensate” e soprattutto per l’ennesima volta nel corso della storia ci ha insegnato che seguire ciecamente le mode NON PAGA(guardate per pura curiosità l’andamento a 5 anni di ARK INNOVATION ETF, uno degli strumenti più in “voga” degli ultimi anni e capirete il senso delle mie parole).
E in merito ai buoni propositi? Cosa possiamo dire in campo finanziario? Solo una cosa: investire con una logica di pianificazione, possibilmente per obiettivi di vita. Il tempo è la risorsa più preziosa che possiamo comprare. Ci sono 2 grafici, che parlano più di mille parole a conferma della mia affermazione e che vi riporto di seguito per concludere questa analisi. Entrambi raccolgono i dati dello S&P 500 dal 1928 al 2021. Il primo ci mostra le % di “successo” in relazione al periodo di detenzione dell’investimento nel mercato americano. Con un investimento di 5 anni, dal 1928 al 2021, percentuale di “successo” pari all’88%. Il secondo, che ha ancora meno necessità di spiegazioni, indica la % di rendimento abbinata a ciascun “holding period” nello stesso periodo di tempo considerato.
Impariamo a vedere il rendimento come frutto e conseguenza di un processo attuato correttamente, non come unico obiettivo, altrimenti cascheremo sempre in qualche errore.
Un augurio di cuore a tutti Voi di felici e serene festività.
Stefano.
*https://www.reuters.com/markets/europe/wall-street-strategists-see-more-gains-2022-2021-12-01/
grafici: https://compoundadvisors.com/2022/investing-resolutions-for-life
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